2. Jeu des Explorateurs

Paris, Watilliaux, S.d. [avant 1897 : ca. 1894]
lithographie H. Avelot
dimensioni: 68 x 104 cm
BNF Paris, 8-V PIECE-12600 (Vatilliaux, 1898); Auctions Bloomsbury, London, Maps & Atlases, April 2014, n. 242; The Wayfarer's Bookshop, Bowen Island, Jan. 2015

DESCRIZIONE

Istruttivo gioco di percorso con puntate su un grande cartoncino pieghevole a semisfere rovesciate: una sorta di remake migliorato rispetto allo Steamship Game, ma su un'unica mappa, e non più giocato secondo le indicazioni di un quadrante, ma sull'estrazione di carte o biglietti (da un mazzo di 56). Con questo gioco e con il suo predecessore, entriamo nel gioco moderno, sia per quanto riguarda l'estetica che per la necessità di rinnovare le modalità di gioco, se non i meccanismi: perché la sostituzione dei dadi (il roll-and-move) con l'ago di un quadrante (il spin-and-move) o con l'estrazione di carte (draw-and-move) non trasforma sostanzialmente il movimento casuale dei pedoni sugli itinerari. Il gioco è accompagnato da un libretto didattico che dovrebbe forse permettere al demografo di aggiornarsi specificare l'anno di pubblicazione del gioco: Alessandria 231.000 abitanti, Adelaide 133.000, Algeri 71.000, etc.

REGOLE

Il gioco si gioca da 2 a 8 giocatori. Ognuno prende da 10 a 15 gettoni e paga un importo convenzionale. A ciascuno viene assegnata una delle 8 carte percorso e una pedina dello stesso colore, corrispondente anche a quella del suo percorso tracciato sulla mappa. Si parte da Parigi e si ritorna a Parigi dopo una ventina di tappe o stazioni. A sua volta, il giocatore muove la sua pedina in base all'estrazione di una carta. Il mazzo di carte è composto da 36 carte Avanzate (rispettivamente 18, 12 e 6 per 1, 2 o 3 tappe) e 20 carte speciali (3 x Infortunio, 3 x Escursione nei dintorni, 3 x Malessere, 3 x Bagaglio Smarrito, 3 x Biglietto, 3 x Rubato, 2 x Telegramma) i cui effetti sono equivalenti a quelli del gioco Steamship (arretrare, passare il turno, aggiungere gettoni alla riserva, etc.).

FONTI

Gioco ideato da Henri L. Avelot (1873-1935) e stampato dalla vedova Neveu (8 rue Gracieuse, Paris) per Charles Auguste Watilliaux (1847-1924).

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